I modelli organizzativi di gestione clinica: tra competenza e responsabilità. I nuovi sviluppi nella gestione delle malattie dall’acuto al cronico
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La Pandemia da Sars-CoV-2 accanto ad una grave emergenza sanitaria ha stimolato la messa in opera, in tempi record, di modelli assistenziali ospedalieri che già in passato sono stati discussi e solo in parte applicati. Nello stesso tempo anche la realtà assistenziale territoriale ha dovuto affrontare un’importante emergenza sanitaria che ha esasperato la capacità gestionale della Medicina di base.
Sicuramente in tutte le realtà sanitarie, sia territoriali che ospedaliere, si è messa in luce la necessità di eseguire una riflessione sui modelli organizzativi che meglio possano affrontare la gestione attuale e che, d’altro canto, ci preparino al management di possibili future e nuove epidemie.
In particolare, il modello legato all’Intensità di Cura ha chiaramente evidenziato come vi debbano essere diversi livelli assistenziali che, partendo da un livello basale generalista, deve poi obbligatoriamente tener conto dello specifico background formativo specialistico; il tutto al fine di rendere armonico il percorso assistenziale che deve essere adeguato, appropriato e foriero di outcome clinici ottimali.
Obiettivo del presente progetto è quello di promuovere una condivisione globale dei modelli organizzativi per delinearne così le linee generali di applicabilità. Successivamente si dovrà adattare quanto discusso ad ogni realtà locale cercando di trovare l’incastro migliore al fine di promuovere un modello sanitario il più possibile efficace ed efficiente.
Non bisogna però dimenticare che questo obiettivo non deve essere pensato solo in termini di COVID19. Al contrario, prendendo spunto dall’epidemia che abbiamo vissuto, provare a riflettere anche sull’applicabilità di questi modelli assistenziali relativamente ad importanti patologie croniche che costantemente impatteranno sul sistema sanitario. In particolare, per le malattie respiratorie ostruttive croniche, l’introduzione della nuova nota prescrittiva (nota 99) impone delle riflessioni per quanto riguarda l’accesso alla diagnostica funzionale ventilatoria (spirometria) e la conseguente corretta scelta della prescrizione dei farmaci inalatori.