GI MASTERCLASS – Percorsi Gestionali Condivisi in Gastroenterologia – Firenze
Dettagli Evento
Le patologie gastroenterologiche rappresentano una sfida crescente per il medico di medicina generale, spesso in collaborazione con i colleghi specialisti, nella gestione di condizioni complesse che spaziano dai disturbi funzionali a quadri clinici più severi. Tra queste, i sintomi extra-esofagei da reflusso pongono problematiche diagnostiche e terapeutiche che richiedono un approccio condiviso con l’otorinolaringoiatra per un corretto inquadramento diagnostico e nel monitoraggio dell’iter clinico. Analogamente, la diarrea funzionale e i disturbi dell’interazione intestino-cervello necessitano di strategie multidisciplinari per migliorare la qualità di vita dei pazienti, fortemente compromessa dalla convivenza con tali situazioni.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali, come la colite ulcerosa, impongono scelte terapeutiche mirate e una attenta valutazione dei rischi ed opportunità nel passaggio dalle terapie tradizionali a quelle più innovative. Sempre in questi ambiti, la cirrosi epatica metabolico-alcolica e l’encefalopatia epatica propongono ulteriori sfide nella gestione delle complicanze e nella prevenzione delle ospedalizzazioni, con il Medico di Medicina Generale in prima linea nell’identificazione precoce dei sintomi e nella gestione del follow-up.
Infine, la gestione personalizzata per la preparazione alla colonscopia nei pazienti complessi, finalizzata a minimizzare i rischi legati alle potenziali interazioni della fase preparatoria con i farmaci abitualmente assunti dal paziente, può rappresentare un ulteriore momento di riflessione rispetto al consolidato concetto di “routinarietà” attribuibile a questa procedura.
Questo congresso, anche grazie alla discussione di casi clinici strutturati, aderenti alla realtà clinica quotidiana e ai risultati della survey introduttiva l’evento, mira a fornire strumenti pratici e aggiornamenti scientifici per ottimizzare la gestione multidisciplinare di queste patologie, migliorando l’outcome clinico e la qualità di vita dei pazienti.